lunedì 29 gennaio 2018

Michelangelo in mille pezzi fra tormento e tanta estasi

Anche qui una piccola citazione cinematografica :D

Mi ci voleva un puzzle di mille pezzi raffigurante il soffitto della Cappella Sistina per ricordarmi quanto fosse figo e geniale il signor Michelangelo Buonarroti... ma anche quanto mi piacciono puzzle e altri rompicapo semplici! Adoro mettere insieme pezzi su pezzi e comporre una foto o un'immagine, è divertentissimo! Il bello è che in vita mia ne ho fatti tutto sommato pochi - ho conosciuto persone che avevano le pareti di casa decorate anche con una ventina di questi affascinanti giochi - ma sempre con gran piacere... e questo del grande Michelangelo in realtà lo avevo ricevuto in dono da mia cugina qualcosa come otto anni fa, ma per un motivo o per un altro avevo sempre rinunciato/rimandato, peggio che con l'attività fisica!!!

Qualche giorno fa, dopo pranzo, ho avuto come una visione: ho sgombrato il mio "inutile scrittoio" trovando magicamente posto a tutto quanto lo occupava, ho preso la scatola del puzzle, l'ho spolverata, scartata, ho preso le misure e iniziato a tirare fuori i pezzi. Stesso schema del passato. Prima i bordi, e quella è la parte più semplice. Più o meno. Fatto. 
                        




Poi la divisione per colori, poi.... Un attimo. E' il soffitto della Cappella Sistina come detto, non Peppa Pig a lezione di danza o Dottie la Dottoressa Pelouche, senza offesa per mia nipote!

--- UN PO' DI STORIA DELL'ARTE TANTO PER SFOGARE QUEST'ALTRA MIA PASSIONE ---
Colori? Non c'è computer al mondo che può eguagliare in pixel le sfumature che ci sono in questo soffitto, che fra l'altro si chiama così per intero, non è come la parete del Giudizio, che si chiama appunto Giudizio: questo è il soffitto della Cappella Sistina alias una galassia di illustrazioni. Nella striscia centrale sul lato più lungo e ai quattro angoli ci sono nove storie dell'Antico Testamento, perlopiù la Genesi, sui bordi dei lati lunghi ci sono settori con Sibille e Profeti, intervallati da piccole cunette con altri personaggi parenti di Gesù e ai quattro vertici episodi famosi fra cui Giuditta e Oloferne e Davide e Golia. Ma fra questi settori e le cunette ci sono anche delle colonnine, 24 mi pare, con coppie di puttini circondate da figure bronzee e in più da quelli che io ho chiamato i Ganimedi, posti nei lati corti delle storie della Genesi che reggono a coppie dei medaglioni. Fra l'altro i soggetti sulla parte esterna dell'opera sono messi in maniera "centrifuga", quindi non c'è un unico "verso" per guardare con cognizione di causa i personaggi di questo soffitto, no: ce ne sono quattro!
Insomma, un Carnevale di Roma dove abbondano nudi maschili neanche a dirlo muscolosi, bellissimi e perfetti. Perché Michelangelo, si sa, è un poliartista che si presentava come scultore, ma dipingeva la figura umana soprattutto virile come e forse meglio che nella Grecia del periodo classico, il più possibile in posizioni contorte, tese, movimentate, estreme. Chi ha studiato con attenzione o chi ha già visto "Tormento ed estasi", il bel film che ho blandamente citato prima nel titolo, rammenterà che prima della Sistina Buonarroti aveva dipinto il bel Tondo Doni, ai tempi definito "una palestra" per la posizione insolita della Madonna, con tanto di braccia tese in fasci di muscoli.

Quindi, si è capito, Michelangelo è bravissimo anche nella pittura, l'arte di mettere, e non solo nella scultura, l'arte del levare. Ed è stato straordinario nell'affrescare nero su bianco appunto muscoli, tendini, espressioni, capelli, mani, piedi, forse attingendo dalle lezioni di anatomia di Leonardo Da Vinci, quello che a fine 1400 aveva ridato fama a Vitruvio più che il suo traduttore, incontrato a Milano nel periodo degli Sforza. In più, il Buonarroti ha un'inventiva inesauribile, basta vedere le posizioni tutte diverse dei suoi personaggi, Ganimedi e Puttini in particolare, gli uni così virili e affascinanti, gli altri così civettuoli e dolci. 

SI DICEVA DEL PUZZLE......
Dividere in colori? Non si può. Va beh - penso, ottimista - inizio intanto a mettere da parte i pezzettini con le figure umane e dopo un po' quelli che raffigurano le figurine bronzee.... e anche quelli scolpiti nel marmo, ah ecco, sono angiolini... cioè, puttini!

Solo che le figure umane sono da dividere nelle varie sezioni: storie, Sibille, Profeti, Parenti di Cristo con bambini al seguito o loro stessi in versione bambino. Mi ritrovo quindi a collocare i vari pezzi, rintracciati nella raffigurazione sulla scatola, nel punto in cui all'incirca dovrebbero trovarsi, all'interno del contorno. I primi due pezzi adiacenti che ho attaccato erano dell'episodio biblico del sacrificio di Noè, che credevo fosse una rinuncia e invece era un sacrificio di animali da carne, poverini!!!

Vado avanti, leggermente preoccupata. Ok, mettiamo da parte i pezzi con panneggi verdi, vah! E anche quelli con panneggi rosa... ... e violetti, e rossi... e arancio... e con vie di mezzo fra questi colori, roba che 50 Sfumature levati.

Vado avanti selezionando in un mucchietto a parte i piedi, perché molti sono vicini ai bordi, ma poi mi ritrovo ad accumulare anche mani, braccia, gambe intere o frammentate. 

Vado avanti, sempre collocando dentro il mio rettangolo quasi vuoto frammenti di frammenti dell'opera.
Ok, quasi quasi metto da parte anche i cornic... ops, gli architravi.... ma quanti sono??? Ma chi me l'ha fatto fare???

Vado avanti a testa bassa, rendendomi conto che ogni gruppetto di pezzi, ancora incompleto non avendoli dragati tutti e 1000 per mancanza di superfici piane a mia disposizione (camera mia è un loculo medievale), non coinvolge una o due figure, ma parecchie. Ci sono Profeti e Sibille vestiti di due ma anche tre e quattro colori. Alcuni Ganimedi hanno un cuscino sotto al sedere, ma non tutti, e ci sono altri personaggi nudi come Adamo ed Eva cacciati dall'Eden. Il verde da fiorame è per alcuni paesaggi ma anche per delle ghirlande al di fuori delle Storie.

Poi c'è la parte in prospettiva nei lati corti del puzzle, altro delirio. 

E man mano che continuo a visionare pezzi nuovi ecco spuntare altri panneggi, cinture, ciuffi di capelli, torsi di Puttini, bicipiti, medaglioni. Motivi che si ripetono tipo moduli, ma tutti diversi. Ma quante cavolo di mani ci sono ancora??? Ma non potevano vestirsi tutti con un solo colore per ciascuno??? Ma davvero mi piaceva fare questa roba???

Con una pazienza da bovino durante il più lungo dei pascoli ho continuato a collocare pezzi, stancandomi spalle e occhi, lo ammetto, iniziando a memorizzare a poco a poco le numerose scenette e soprattutto a congiungere tasselli vicini, sempre più e più, olè!!! In più, la consolazione di avere sempre più forniti i mucchietti "a tema": un conto è lavorare con il 30% dei pezzi sotto il naso, un altro è averne l'80%!!! Ma allora è anche divertente, yeeee!!!

Il divertimento più grande è stato finalmente poter inserire pezzi a fiuto e guardando quelli già incastrati, senza guardare la foto! E in sette giorni spaccati ho completato il puzzle!
     


Non è stato solo divertente, è stato bellissimo! W Michelangelo, l'arte e i giochi educativi...anche per la caprone come me!


martedì 23 gennaio 2018

Luca Guadagnino italiano nominato agli Oscar 2018

Non conoscevo Luca Guadagnino fino ad oggi, quando ho sentito della sua candidatura a quattro categorie di premi Oscar per questo 2018. Ebbene si, abbiamo una pellicola del nostro Belpaese nominata per il miglior film, attore protagonista, sceneggiatura non originale e canzone!

Ammetto candidamente di non aver saputo citare un solo lavoro passato di Guadagnino, che è anche produttore e regista di corti e video musicali, finché non ho dato oggi una rapida occhiata alla sua pagina Wikipedia, in cui non ho potuto non notare il discusso "Melissa P.".

Il mio sarà un tifo moderato che anche in caso di poker non mi farà salire sul carro del vincitore e magari scrivere recensioni ebbre di entusiasmo: non si tratta di Sorrentino che già mi aveva irretita con "Il divo" o del veterano Ferretti o meglio ancora dell'amato Morricone icone italiane nelle loro specialità, ma una pellicola non americana che riceve più di una nomination e fra l'altro in categorie importanti non è da sottovalutare! E soprattutto, trattandosi di un mio connazionale, sono lietamente propensa a dargli sostegno e fiducia!

lunedì 8 gennaio 2018

Dieci frammenti di film che mi comunicano frustrazione

...e in cui ogni tanto mi rivedo.

Eccoli:

- in "Tootsie" quando il regista della soap opera grida alla troupe "Due a sinistra, tre a destra" con la diretta che sta degenerando

- in "Terminator 2" quando Sarah Connor ricarica il fucile a pompa ma ha finito le munizioni

- in "Wargames - giochi di guerra" il generale che dice "Che cosa non avrebbe senso?"

                                

- in "Erin Brocovich" quando lei vede degli scarafaggi in cucina

- il finale di "Uomini che odiano le donne" con Lisbeth che butta via il giubbotto di pelle che aveva fatto fare per Mikael, dopo averlo visto con Erika
                                   

- in "Apocalypto" la donna incinta e il bambino in fondo al pozzo, con l'acquazzone che scroscia su di loro

                                   

- il nonno di Titta in "Amarcord" perso davanti casa nella nebbia: "mi sembra di non stare in nessun posto"

                             


- in "Schindler's list" il bimbo nella latrina che si sente dire di andarsene ed alza gli occhi smarrito

                            

- una compagna di Charles in "Chaplin" che gli grida per farsi sentire, con lui al pianoforte tutto immerso in una composizione per un film

- Molly protagonista femminile di "Ghost" che fa oscillare il barattolo di vetro con la monetina per poi farlo ruzzolare e infrangere per le scale.

Sto regredendo e non va bene. Buon 2018.