domenica 5 novembre 2017

Jason secondo Vanessa - come mi stufai di tacchi e gonne e mi diedi a ben altro

Post frivolo, come non potrebbe non essere quando parlo di Halloween e dei travestimenti.
Dopo anni e anni di "già dato", avevo voglia di cambiare rotta e genere di maschera: come detto niente streghetta, niente Lady Gaga horror, niente sposa nera fra gonne, vestiti, tacchi più o meno scomodi, parrucche, trucco anche (soprattutto?) su collo e braccia, roba che più di una volta mi sono dovuta struccare direttamente sotto la doccia, in piena notte.
Ero pure col fidanzato lontano: chi me lo fa fare di acchittarmi e farmi carina se poi devo mangiarmi i gomiti infastidita 1) perché il mio fidanzato è lontano, 2) ogni volta che vedo una coppia, specie se mascherata, 3) c'è sempre il simpaticone che non capisce l'antifona e rompe le balle, pur non avendo davanti Eva Henger né Belen - ma neanche le loro brutte copie!
E quindi, vai col vecchio desiderio mai soddisfatto prima di assumere le sembianze di Jason Voorhees, l'assassino mascherato di "Venerdì 13" che fa frotte di vittime, sia nel film che nel videogioco!

Un po' di stucco, carta e colla per ricoprire una maschera anonima comprata in un supermarket cinese che ho completato con buchi disegnati a pennarello, inserti rossi aggiunti successivamente e infine l'"invecchiatura" con varie terre dalle mie trousse; in più una camicia militare, un jeans vecchio modello, anfibi, un machete fabbricato con un po' di fantasia e una cuffietta ricavata da un collant color carne per nascondere i capelli. Somiglianza non eccelsa ma accettabile!


 E' stato divertente stupire me stessa e il mio gruppetto di amici, ma anche spaventare blandamente un paio di sconosciuti incrociati svoltando un angolo :D ah, fossi stata solo un po' più alta!

2 commenti:

  1. Vedevo male per la mediocre aderenza della maschera al mio volto, la cuffia mi faceva caldo, dovevo bere con la cannuccia... ma che soddisfazione!!!

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