mercoledì 11 dicembre 2013

Quale parte del vaff@ non hai capito? - Non saremo il Darfur, però....

Post pesantuccio e indignato. Per questo uso il rosso sangue :D

Un flashback. E' il 2011, febbraio. Festeggiamo tra familiari il compleanno della mia amatissima Martina, che è la figlia di una delle mie venerate cugine ultraquarantenni. Siamo tutte donne, compresa una mia prozia settantenne, più i bambini, che saranno 7-8, un paradiso insomma: regali, battute, sorrisi, una merenda artigianale da applausi. Dopo più di un'ora, noi ultramaggiorenni ci mettiamo a parlare di animali domestici, in particolare di vaccini e cure - io stessa racconto di come sto curando la mia gatta attempata per i suoi disturbi ai reni. Ad un tratto la prozia, che di amici a 4 zampe non ne ha più da oltre trent'anni, irrompe con una di quelle filippiche cui avrei preferito il sermone del 2 giugno del presidente della repubblica: "Ah, siete delle esagerate...state solo buttando soldi per quegli stupidi animali...crepassero tutti...". Noi, sbalordite, non facciamo in tempo a rispondere che costei esce dalla veranda e ritorna subito con un volantino con la foto di un bambino africano in lacrime. E pur rivolgendosi a tutte, lo sventola davanti a me: "Ma come fate ad amare le bestie, ma come fate a non commuovervi di fronte a questi occhi...". Io allibisco e non so dove trovo la forza per dire, calma e ragionevole, che forse si, spendere troppi soldi in cure veterinarie sarà esagerato, ma che l'affaire Africa purtroppo non è semplice come ce lo propina quel volantino, perché dietro ci sono multinazionali e giri d'affari di uomini per lo più bianchi che fanno in modo che nel continente nero i bambini (e non solo) rimangano in povertà totale e si "accontentino" di vivere con un dollaro al giorno e con mezzo secchio d'acqua a testa. Le cugine intervengono, la "conversazione" si spenge dopo pochi minuti e un filo di nervosismo. Menomale che i bimbi sono nelle altre stanze a godersi la giornata.
Che poi mi dicevo tra me e me, come se la povertà fosse solo quella che ti spediscono per posta con richiesta di aiuto al conto corrente X. Che poi io ero pure quella più "povera" lì dentro, con lo stipendio, la casa e la macchina più piccoli di tutte, e persino quella con meno peso in eccesso :D

Un mese e mezzo dopo, la mia gatta passa a miglior vita, sotto gli occhi miei, di mia madre e di mia cugina FS, che pure le vuole un gran bene.

Ieri, 10 dicembre 2013, esce questo, ribadito stamattina dai vari telegiornali:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/10/crisi-un-bambino-italiano-su-dieci-vive-in-poverta-assoluta-save-the-children-30-nel-2012/807862/
E al Letterman show, di recente hanno parlato di quaranta milioni di statunitensi che rischiano ogni giorno la sottoalimentazione, si, nella nazione più potente di tutte e che inquina come quasi mezzo pianeta.

Io dunque dico a te, cara prozia, senza stare a fare i conti in tasca o frugare nella spazzatura a te, a tuo figlio e ai tuoi nipotini obesi, che la fame è più vicina a noi di quanto si voglia ammettere e no, non è prerogativa dell'Africa solo perché un pieghevole studiato a tavolino e inviato per posta ha attirato la tua attenzione e deviato il tuo buonsenso verso un sermone buonista. E toccare certi argomenti nei momenti meno indicati è una grande sciocchezza; ti avrei almeno stimata per coraggio e coerenza se tu, dopo aver augurato una morte repentina ai nostri amici animali, ci avessi chiesto un contributo pecuniario da mandare a quella presunta onlus.

5 commenti:

  1. credo talmente tanto alla bontà di queste onlus che ho spesso pensato seriamente di licenziarmi, fotografare bimbi africani sorridenti e aprire una onlus da dove mi potrei arricchire solo inviando lettere alle nonnine!!

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  2. @ Kermit, sei tremendo! E stuzzichi la mia mente bacata!
    Io sono molto scettica sulle onlus. Per fare un volantino c'è bisogno di fotografo e grafici, di stampare i pieghevoli e distribuirli. Tutte cose che richiedono almeno un rimborso, se non uno stipendio. E la maggior parte del genere umano non lo fa completamente gratis, senza contare i furbetti che rubano a 4 mani anche senza averne bisogno.
    Se l'Unicef non ha risolto il problema della fame nel mondo sessanta anni fa, figuriamoci ora che gli affamati sono aumentati.
    Mi chiedo perché la mia prozia, invece che andare in vacanza in una riserva naturale del centro Africa, non si è unita a qualche gruppo di volontari, anche solo per un mese, a dare una mano in un villaggio o in un ospedale.
    Tu parli di nonnine, ma il buffo è che sono molte di loro ad aver bisogno di aiuto, quando non sono loro stesse onlus per figli e nipoti con elargizioni costanti di denaro e pasti caldi.
    Cosa farei nel mio piccolo, se potessi? Doposcuola gratuito ai figli di disoccupati della mia città con tanto di pranzo sociale :D

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  3. Condivido tuttissimo (non si dice, lo so, ma era per rendere l'idea) quello che dici. Sono dell'idea che prima di tutto bisogna guardarci attorno: ci sono persone davvero molto vicino a noi che hanno davvero bisogno. Non dico che i bambini in Africa non abbiano bisogno, anzi! ma noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa di veramente concreto per chi ha bisogno ed è vicino a noi e soprattutto essere CERTI che questi aiuti arrivino davvero. Io mi fido pochissimo delle onlus, penso si sia capito.. vabbeh riguardo al discorso animali, cure per gli animali.. bah.. c'è da dire che la povertà non è solo quella economica: gli aiuti non dovrebbero essere solo economici insomma e senza dubbio un animale è una delle cure migliori che esistano quindi perché non prendercene cura?
    Loro ci danno tantissimo e non chiedono mai nulla in cambio quindi trovo giusto che noi ci curiamo di loro al meglio.
    Non so se ho reso il mio punto di vista, in questo ufficio ci sono 50 gradi e ho il cervello in pappa ç_ç

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  4. @ Lau, bella, sei stata chiarissima! Molte persone che possiedono animali hanno anche benefici e soddisfazioni oltre che compagnia (e infatti la mia parente dovrebbe badare meno ai nipotini viziati e regalarsi un cagnolino, magari di indole serafica)!
    Però, 50 gradi in ufficio, non male :D ma allora è vero che i nordici non si privano di niente quanto a riscaldamento!

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    1. è verissimo! pensa che in inverno nel mio armadio c'è sia l'abbigliamento estivo che quello invernale.. non metto via nulla d'inverno, assurdo (ho l'armadio che scoppia infatti). In questo momento indosso una t.shirt a maniche corte ç_ç e sono appena le 9.20 del mattino ç_ç

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