martedì 27 agosto 2013

I have a dream - la versione di Vanessa

Oggi era il 50esimo anniversario di "I have a dream", il famoso monologo di Martin Luther King che invocava una società senza più razzismo, violenza, discriminazioni.


Senza andare troppo a scavare sulla storia di questo straordinario personaggio storico (definito peraltro "donnaiolo manesco" dal mio polemico genitore), proverò ora a dare una mia versione del succitato discorso, pur senza grandi ambizioni - ma si capisce, non posso parlare solo di tinte per capelli, vip femminili discutibili o dolori cardiaci :D

Ho fatto un sogno.....

....in cui i capi di stato, i ministri, i sindaci, gli amministratori a qualsiasi livello pensavano e agivano davvero nell'interesse delle loro nazioni (ricordo JFK dell'ottimo Stone: "patriota è colui che salva il suo paese dal suo governo". Geniale, no?), senza più mosse egoistiche, leggi ad personam e, peggio che mai, ruberie di ogni tipo

...in cui chi già aveva avuto la fortuna di avere molto o la possibilità di averlo, ad un certo punto si accontentava del benessere raggiunto e pensava a donarne in parte agli altri

...in cui ricchi e poveri non erano più così diversi e ostili tra loro, ma in collaborazione e cooperazione reciproca, con in mente e nel cuore un futuro migliore per i figli degli uni come degli altri

...in cui uomini e gruppi di uomini con in mano formule per costruire armi o realizzare tecnologie potenti ma pericolose o inquinanti tiravano fuori un bel pezzo di coraggio e rinunciavano a realizzarle per il bene non tanto comune quanto mondiale

...in cui il buonsenso era uno dei valori più importanti dopo la famiglia, l'amicizia e l'amore, perchè la vita è lunga e siccome abbiamo capito e approvato di essere animali tutto sommato sociali, è nostro dovere più che diritto usare il cervello e fare pulizia di qualsiasi atto scellerato, sprecone e qualunquista

...in cui il migliore o il più ammirato non era il più ricco, bello, forte, veloce, titolato, anzi nemmeno si pensava a record simili

...in cui non esistevano al mondo abusi di nessun tipo e su nessun soggetto, perchè la cattiveria può anche essere umana, ma la diabolicità no

...in cui non esisteva la menzogna in tutte le sue sfaccettature, a cominciare da quella "di stato" fino a quelle di tipo economico

...in cui tutti erano sereni e soddisfatti perchè facevano il loro dovere con passione e impegno, vivendo semplicemente e lasciando vivere, secondo i loro gusti e attitudini personali, assieme alle persone che più amavano

Poi certo, con la consapevolezza del terzo millennio, invocherei un mondo in cui le persone parlino più tra di loro dal vivo che tramite le tecnologie...i blog però fanno eccezione :D 

3 commenti:

  1. io invece sogno un mondo dove le persone smettono di accettare in silenzio i soprusi, e mettono a ferro e fuoco ogni posto. ^^

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